Anche le case discografiche diventano vittime dei disordini di Londra. La serie di incendi appiccati dai giovani ribelli durante gli scontri con la polizia ha infatti colpito il magazzino della PIAS (Play it again Sam), label che si occupa della distribuzione di diverse etichette indipendenti: XL, Beggars, Domino, Big Brother e molte altre. Le fiamme hanno dunque bruciato dischi di artisti come Adele, i Radiohead, Oasis, National e molti altri. L'edificio di tre piani si trova a Enfield, quartiere nell'estremo nord di Londra, e contiene anche alcuna merce della Sony inglese. "La PIAS distribuzioni è andata bruciata la notte scorsa, si occupano di XL, Domino e in generale delle più grosse etichette indie", ha confermato Spencer Hickman della Rough Trade sul suo account Twitter. Anche se il danno non è ancora stato quantificato, si teme già che l'episodio possa avere un brutto impatto sulla già complicata situazioni delle indie britanniche. Ecco un video che testimona l'accaduto. Gli scontri di Londra sono iniziati sabato scorso nel quartiere di Tottenham, a seguito di una protesta pacifica contro l'uccisione di Mark Duggan: l'uomo, 29 anni e quattro figli, è morto dopo essere rimasto coinvolto in una sparatoria con la polizia di Scotland Yard nei pressi del Ferry Lane Bridge, in circostanze ancora da chiarire. La rivolta sta proseguendo anche in queste ore e ha coinvolto altre città inglesi, al punto che il Primo Ministro David Cameron è rientrato in anticipo dalle vacanze per affrontare la situazione, oltre ad aver portato alla morte di un giovane manifestante di 26 anni.