A pochi giorni dalla consacrazione ufficiale da parte dell’antitrust USA, AOL Time Warner ha subito provveduto a comunicare un programma di riorganizzazione e di drastica riduzione dei costi che porterà presto a 2.000 nuovi licenziamenti. Dopo i pesanti tagli apportati allo staff della CNN (400 dipendenti lasciati a casa, vedi news), la pesante scure dei vertici del megagruppo sta per abbattersi su numerosi altri settori, tra cui la divisione musicale (come del resto era già stato suggerito nelle scorse settimane, vedi news): l’organico del Warner Music Group sarà sfoltito di 600 addetti, pari a circa il 5 % dei suoi addetti, ricorrendo in parte ad incentivi e prepensionamenti, mentre altri licenziamenti colpiranno gli studi cinematografici, lo staff del periodico Time e la stessa America Online; a rischio sono anche i 3.800 impiegati dei 130 store Warner Brothers, per cui AOL Time Warner si trova di fronte a un bivio: vendita o chiusura.<br> Il piano di contenimento dei costi è destinato a soddisfare le aspettative degli investitori, a cui il nuovo managemente ha promesso un incremento sostanzioso dei profitti.