Il business della musica e dell'intrattenimento, spiega il presidente e ceo di Universal Music Group Lucian Grainge, è diventato un ecosistema mondiale: fedele a una visione "glocal" del mercato, la major numero uno al mondo si adegua creando una nuova posizione nell'organigramma, quella di presidente del Global Marketing, e affidandola a Andrew Kronfeld, 42 anni di cui venti trascorsi proprio in Universal. Kronfeld, che ha lavorato nel campo del marketing alla Island Records, alla Universal Motown e presso UMG International, continuerà a rispondere gerarchicamente a Max Hole, chief operating officer della divisione internazionale del gruppo, con la nuova missione di coordinare la pubblicazione, la promozione e il marketing di tutte le priorità internazionali, frontline e di catalogo, di Universal. Contemporaneamente si occuperà dello sviluppo dell'etichetta rock Spinefarm e sovrintenderà alle operazioni di Cooperative Music, l'organizzazione internazionale "alternativa" ereditata dalla V2 che fa da ombrello e agenzia di servizi per conto di numerose e prestigiose etichette indipendenti. "Talento e tecnologia attraversano le frontiere a una velocità e con una diffusione sempre maggiori", osserva Grainge. "La nomina di Andrew è un altro passo importante nell'ottica di un riallineamento del nostro modo di operare in termini di responsabilità globali".