L’ultimo report economico-finanziario pubblicato dalla web company statunitense sembra fotografare un’azienda in buono stato di salute, a dispetto dell’escalation delle spese di gestione che l’hanno portata di recente a riorientare le sue strategie per concentrarsi sui suoi due “core business” (download a pagamento con il sito EMusic.com, e intrattenimento on-line attraverso il sito RollingStone.com). La società, che su Internet ha già lanciato un servizio musicale in abbonamento (a fianco della vendita di download digitali) ha incrementato del 628 %, a 1,7 milioni di dollari, i suoi ricavi dal settore musicale nell’ultimo trimestre del 2000, portando a 150.000 pezzi il suo catalogo digitale di MP3 autorizzati (il più grande database legale disponibile in rete). “Siamo l’unica società capace di generare introiti significativi con i download digitali, oltre che i soli ad offirire un vero e proprio servizio di musica in abbonamento”, ha commentato il presidente e CEO di EMusic Gene Hoffmann, indicando nei rapporti di partnership stipulati con le etichette discografiche negli ultimi due anni e negli investimenti indirizzati allo sviluppo di piattaforme tecnologiche avanzate per il downloading e lo streaming i motivi principali dei risultati ottenuti sul mercato. Resta il problema dei costi di gestione (8,7 milioni di dollari nell’ultimo “quarter” del 2000), ma Hoffman è convinto che la ristrutturazione in corso presso la società consentirà di risparmiare almeno 16 milioni di dollari nel corso dell’anno.