La indie tedesca, schiacciata dal pesante disavanzo finanziario causato delle molteplici acquisizioni e investimenti effettuati nel corso del 2000, ha ora in programma di mettere in atto una "dieta" rigorosa, che prenderà l’avvio dalla sede centrale del gruppo, in Germania. “Staremo attenti al numero di colori stampati sulle nostre etichette e al numero di pagine dei libretti dei CD. E dobbiamo anche rivedere la nostra politica per quanto riguarda i videoclip promozionali”, ha spiegato il chief executive del gruppo Michael Haentjes, aggiungendo che, se si dimostrerà efficace, il programma di riduzione dei costi applicato in Germania potrà essere successivamente trasferito in altri paesi (l’Italia, dove Edel è presente con la filiale diretta da Paolo Franchini e con la NuN di Stefano Senardi, non sembrerebbe essere tra le realtà locali immediatamente sotto il mirino). A fare per prima le spese della necessità del gruppo di ridimensionare drasticamente i suoi costi di gestione è stata la Edel America, il cui staff è stato ridotto da 18 ad appena due persone.