Il servizio statunitense di streaming musicale MOG torna alle origini, lanciando un'opzione gratuita finanziata dalla pubblicità, FreePlay, accanto a quella tradizionale a pagamento. La nuova formula vale solo per la versione Internet della piattaforma (chi naviga su MOG tramite lo smartphone dovrà continuare obbligatoriamente a pagare) e permette all'utente di ascoltare musica gratis attingendo a un "serbatoio di benzina" che si riduce in funzione dei consumi ma che può essere rabboccato attraverso molteplici attività, ad esempio guardando uno spot pubblicitario o un trailer cinematografico, cliccando sul logo di uno degli sponsor, portando amici al servizio, condividendo con loro una playlist e così via. Particolarmente strategica, in funzione di quanto si vocifera a proposito delle imminenti iniziative musicali di Facebook, potrà risultare la possibilità concessa agli utenti di registrarsi a MOG attraverso Facebook Connect. "Se qualcuno si trova su Facebook e preme il pulsante 'play' sulla sua pagina, accederà a MOG senza intoppi, senza bisogno di registrarsi o di scaricare alcunché: la canzone inizierà a suonare istantaneamente", ha spiegato a Billboard,biz il ceo di MOG David Hyman, rivelando che il lancio dell'offerta gratuita ha comportato faticose trattative con le case discografiche (oltre, ovviamente, all'elargizione di anticipi), e che esso rimanda all'iniziale configurazione del servizio, costruito in origine sulla base della piattaforma "white label" di musica digitale Total Music concepita ma presto abbandonata dalle major Universal e Sony Music. L'obiettivo dell'offerta gratuita di MOG, aggiunge Hyman, è di pareggiare i costi di gestone del servizio e delle licenze musicali, nella speranza di spingere un maggior numero di consumatori a diventare abbonati a pagamento.