La società inglese di edizioni musicali ha chiuso un accordo con la Royal Bank of Scotland in base al quale riceverà un finanziamento di 60 milioni di sterline (oltre 180 miliardi di lire) nell’arco dei prossimi quindici anni offrendo in garanzia il valore futuro del proprio catalogo musicale. Quet’ultimo, comprendente oltre 50.000 brani che spaziano dai Beatles ai Jethro Tull, dai Moloko a David Gray, è stato valutato complessivamente 150 milioni di sterline dagli analisti dell’istituto di credito e ha fruttato 8 milioni di sterline nell'anno 2000, tra royalty sulle vendite discografiche, passaggi radiofonici e televisivi, sincronizzazioni pubblicitarie e cinematografiche e vendita di spartiti musicali. Parte dei fondi ricevuti (circa 25 milioni di sterline) verranno impiegati dalla società per estinguere il suo debito bancario, mentre un’altra porzione (16 milioni di sterline) dovrebbe essere destinata a nuove acquisizioni di cataloghi musicali ma anche nel settore dell'editoria libraria.<br> La Chrysalis, che come tutte le imprese musicali incontra difficoltà a reperire fondi sul mercato azionario, è il primo editore musicale a ricorrere a un finanziamento garantito dal valore futuro del suo patrimonio, un meccanismo simile a quello che portò nel 1997 David Bowie a riscuotere 55 milioni di dollari attraverso un’emissione di obbligazioni coperta da una quota dei diritti editoriali sulle sue composizioni musicali (vedi news).