Se il mercato discografico statunitense mostra complessivamente segni di ripresa, altrettanto non si può dire, in termini generali, di quello francese. I dati relativi al primo semestre 2011 appena pubblicati dal Syndicat National de l'Édition Phonographique (SNEP) parlano infatti di un calo di fatturato pari al 5,7 % (225,9 milioni di euro), imputabile come sempre a un sistematico crollo registrato nelle vendite dei cd (- 12 %, 172,7 milioni di euro). Notizie positive arrivano dal versante dei consumi di musica digitale, che ora rappresentano il 23,5 % del valore del mercato della musica registrata con un incremento del 22,7 % (a 53,2 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Più in dettaglio, i download a pagamento sono cresciuti del 13,2 % (rappresentando il 51,3 % del mercato digitale), i ricavi derivanti da servizi di streaming gratuiti "pagati" dalla pubblicità sono aumentati del 44,7 % (12,9 % del mercato), e quelli generati dai servizi in abbonamento si sono incrementati del 103 % (23,2 % del totale) grazie soprattutto all'accordo commerciale che lega la piattaforma Deezer all'offerta dell'operatore di telefonia mobile Orange. In calo fisiologico, infine, il mercato delle suonerie (20,2 %), mentre nel complesso i servizi musicali per telefonia mobile valgono il 12,6 % del mercato. Secondo il direttore generale della SNEP, David El Sayegh, parte del merito della crescita del mercato digitale legale va ascritto all'entrata in funzione, ormai quasi un anno fa, delll'autorità amministrativa antipirateria Hadopi e della legge che ha introdotto un meccanismo di "risposta graduale" in tre tappe al file sharing. "Grazie alla sua efficienza", sostiene El Sayegh, "il traffico sulle reti P2P è rallentato e il mercato digitale è esploso".