Secondo le notizie raccolte dall'agenzia Reuters Citigroup, attuale proprietaria della EMI, potrebbe annunciare il nome dell'acquirente della major musicale entro fine della settimana prossima. O meglio, i nomi dei due acquirenti dal momento che sembra sempre più improbabile - a dispetto delle raccomandazioni del chief executive officer Roger Faxon - che la società venga venduta in blocco garantendo sinergie e complementarietà tra casa discografica e publishing (i diritti editoriali sulle canzoni). La stretta creditizia, la crisi dei mercati finanziari e la preoccupazione di un probabile intervento censorio da parte degli organi Antitrust remano contro questa soluzione, inizialmente favorita da uno dei candidati, la Warner Music di Len Blavatnik. L'imprenditore americano di origini russe sembra avere frenato, rispetto alle bellicose intenzioni iniziali, e molti osservatori sostengono che se l'operazione di acquisto da lui progettata non andrà in porto l'attuale presidente Edgar Bronfman Jr. (che la fusione con EMI l'aveva tentata senza successo ancora un paio di anni fa) lascerà l'azienda in tempi brevi. Intanto, secondo le indiscrezioni raccolte dalla Reuters sembra che i due maggiori contendenti per la casa discografica EMI siano lo stesso Blavatnik e Universal Music, forte della liquidità di cui gode la capogruppo Vivendi. Sul fronte delle edizioni, invece, i maggiori offerenti per EMI Music Publishing risultano essere BMG Rights e Sony/ATV.