Dal 1° di aprile gli artisti che utilizzano i servizi forniti dalla società di Michael Robertson dovranno pagare 20 dollari al mese, se vorranno incassare le royalty maturate in seguito ai download e agli streaming dei loro brani effettuati dagli utenti del sito. Il programma gestito da MP3.com, che in precedenza era gratuito per gli artisti, destina in royalty 1 milione di dollari al mese, distribuiti in base al numero di volte che un brano viene “ascoltato” on-line (ogni streaming conta come un ascolto e così anche ogni download, indipendentemente dalla frequenza con cui l’utente ascolta il brano dopo averlo scaricato sull’hard drive del suo pc). Pagando i 20 dollari mensili, gli artisti avranno anche accesso ad una serie di servizi addizionali, potendo scegliere ad esempio di non avere banner pubblicitari sulle proprie home page oppure di utilizzare come ulteriore veicolo di diffusione i programmi di streaming on-line gestiti da MP3.com.