Il portale digitale Beatport, specializzato nella vendita di musica dance ed elettronica nelle sue innumerevoli declinazioni (ma con un catalogo che propone anche generi come chill out, funk, reggae/dub e pop-rock), ha finalizzato una serie di accordi di partnership e distribuzione con aziende leader di mercato nel campo del download (iTunes su tutte) e dello streaming (Spotify, Rdio e altre): l'iniziativa, che si collega alla creazione di una società di distribuzione digitale chiamata Baseware, ha come obiettivo essenziale il passaggio dalla "nicchia" al mainstream con la moltiplicazione dei canali di sbocco commerciale per gli artisti e le etichette rappresentate (in cambio, solitamente, di una concessione di diritti esclusivi di rappresentanza), mentre per i partner il vantaggio consiste ovviamente nella possibilità di accedere al repertorio di dj e gruppi di musica elettronica di tendenza e molto richiesti sul mercato. Da quando è entrato in attività nel 2004, Beatport ha venduto un totale di 77 milioni di download, trasferendo ad artisti ed etichette discografiche (il 95 per cento delle quali indipendenti) oltre 100 milioni di dollari a titolo di royalty. Il suo negozio digitale vanta anche uno dei più alti indici di consumo pro-capite da parte degli utenti: lo scorso mese di luglio la società ha registrato un valore medio del "carrello della spesa" di 17 dollari, molto superiore a quello di store digitali come Amazon e iTunes.