Sta creando forti proteste, in rete, una nuova richiesta della SIAE che pretende il pagamento dei diritti d'autore, relativamente ai contenuti musicali, da parte dei siti Internet, newsletter e blog che pubblicano trailer cinematografici (diffondendone simultaneamente le colonne sonore). Secondo la società degli autori, si tratta semplicemente di far applicare "una regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali, per cui se una musica viene utilizzata l'autore di quella musica ha diritto ha un compenso". "La musica", aggiunge la SIAE, "è chiaramente tra le materie prime dei contenuti audiovisivi come i trailer. Dov'è la sorpresa se un'impresa deve pagare quando si procura le materie prima per fare business?". La richiesta di regolarizzazione riguarda i soli siti a carattere commerciale che incassano introiti per mezzo della pubblicità e si sostanzia nel pagamento di una licenza unica che copre tutti i detentori dei diritti (già versata dai produttori cinematografici associati all'Anica e proprietari dei trailer stessi). Immediata la reazione da parte del "popolo della rete", dove è nato anche un gruppo su Facebook ironicamente intitolato "Non canto sotto la doccia e non fischio per strada per paura della SIAE".