La strategia digitale elaborata dai Coldplay e dal loro management, che hanno deciso di non autorizzare la distribuzione del nuovo album "Mylo Xyloto" su Spotify e gli altri servizi di streaming, sembra - almeno per il momento - pagare. Nel corso della prima settimana le vendite del disco in formato digitale su iTunes, secondo le stime di Billboard, hanno superato il mezzo milione di copie nel mondo (un record per la piattaforma di Apple). Ma quel che più impressiona sono le percentuali rispetto agli acquisti del supporto fisico (il cd): gli album digitali rappresentano circa il 40 per cento (oltre 83 mila unità) delle copie vendute nel Regno Unito, addirittura il 67,5 per cento (oltre 300 mila unità, su un totale di 447.411) di quelle smerciate negli Stati Uniti. Cos'è successo? Secondo gli esperti di mercato sul risultato, oltre alla scelta di non consentire l'ascolto in streaming, ha inciso il profilo demografico dei fan dei Coldplay, in maggioranza meno giovani di quelli che corrono ad acquistare in massa i prodotti di altre pop star: un pubblico relativamente "adulto" che, con la progressiva scomparsa del cd dal mercato, si rivolge al suo equivalente digitale. Da notare che "Mylo Xyloto" occupa la terza posizione dell'anno, per quanto riguarda le vendite della prima settimana in Usa, alle spalle di "Born this way" di Lady Gaga (1,1 milioni di copie) e di "Tha Carter IV" di Lil' Wayne (964 mila copie). L'album precedente del gruppo inglese, "Viva la vida or death and all his friends", aveva venduto 721 mila copie nella prima settimana: ma era il 2008, e nel frattempo le dimensioni del mercato della musica registrata si sono ulteriormente ristrette.