Era solo questione di tempo, scrivono testate americane come Billboard, prima che ReDigi - piattaforma che ha come missione aziendale la rivendita di file digitali "usati", cioè già regolarmente acquistati e pagati dai consumatori - ricevesse una notifica da parte dell'industria discografica con l'intimazione a cessare l'attività. Detto fatto: l'organizzazione delle case discografiche statunitensi, RIAA, ha fatto pervenire una lettera ai titolari della società in nome e per conto delle major Universal, Sony Music, Warner Music ed EMI, in cui dichiara che "non può esserci dubbio sul fatto che la condotta di ReDigi costituisca una violazione volontaria dei copyright". La richiesta conseguente è drastica: interruzione dell'attività, messa in quarantena degli Mp3 caricati sui server nonché rimozione dei nomi e delle immagini degli artisti associati alla RIAA dalla piattaforma. La società di Cambridge, Massachusetts, che ha già raccolto 535 mila dollari sul mercato finanziario (nell'ambito di un primo round di finanziamento da un milione e mezzo di dollari), non ci sta e ha tempestivamente replicato alle accuse: "ReDigi", sostengono i suoi portavoce in una controreplica i cui contenuti sono stati parzialmente pubblicati dal New York Times, "è una solida alleata della RIAA, dei detentori dei diritti e delle iniziative antipirateria dal momento che fornisce al pubblico uno strumento per rimuovere preventivamente la musica piratata dai suoi dispositivi di lettura, contribuendo così a ridurre in maniera significativa il numero di brani piratati presenti nell'ecosfera musicale". I titolari della Web company sostengono in sostanza che la loro attività rientri nelle facoltà sancite dalla Sezione 109 della legge americana sul copryight (la cosiddetta "dottrina della prima vendita"), che consente ad esempio a un consumatore di rivendere legalmente un cd usato senza chiederne il permesso ai titolari dei diritti. La RIAA ha un'opinione diversa: "Il Section 109 permette al possessore di un fonogramma di rivenderne una specifica copia; non gli consente di farne un'altra copia, di rivendere quella e di distruggere l'originale". Il sistema sviluppato da ReDigi rimuove i file audio dal computer di un utente una volta che questi sono stati caricati sulla piattaforma; per ogni brano caricato e venduto, lo stesso utente guadagna un coupon spendibile per l'acquisto di un'altra canzone a prezzo scontato. Tra gli 8.500 titoli che il "negozio" ha attualmente in assortimento figurano best seller come "Born this way" di Lady Gaga e "E.T." di Katy Perry, in vendita a 59 centesimi ciascuno (70 centesimi in meno che su iTunes).