Circolano con insistenza, in queste ore, voci di dimissioni anticipate di una parte del direttivo del Club Tenco: il motivo riguarderebbe il venir meno del rapporto di fiducia con la "base" dell'associazione. La notizia, non ancora confermata, giunge a corollario di un anno particolarmente travagliato per la rassegna della canzone d'autore, la cui stessa esistenza è stata messa in forse dalla cronica carenza di fondi e in particolare dalla riduzione in misura del 60 per cento del budget stanziato dal principale finanziatore dell'evento, il Comune di Sanremo. La trentaseiesima edizione del Tenco, dedicata alla memoria del fondatore Amilcare Rambaldi in occasione del centenario della nascita, è andata in scena il 10, 11 e 12 novembre al Teatro Ariston in formato ridotto, senza scenografia, con un cast artistico diminuito, la totale cancellazione degli eventi collaterali e un ridimensionamento (da tre a una soltanto) delle nottate conviviali che nel dopo spettacolo offrono tradizionalmente ad artisti, operatori e giornalisti occasioni di incontro informale; a salvare in extremis la manifestazione ha contribuito il sostegno economico garantito dalla SIAE. Come noto, la "Targa" per il miglior album è stata assegnata quest'anno a Vinicio Capossela per "Marinai, profeti e balene", mentre i Premi Tenco sono andati a Luciano Ligabue (per l'album "Arrivederci, mostro! In acustico"), a Mauro Pagani (come operatore culturale) e al cantautore ceco Jaromír Nohavica.