Si allarga il fronte degli oppositori del sito di Michael Robertson. Alle major discografiche (quattro delle quali, con l’eccezione di Universal, hanno patteggiato un accordo extragiudiziale con la Web company, vedi news) e ad etichette indipendenti come TVT Records, ancora in causa con la Web company di San Diego (vedi news), si aggiungono ora i due celebri cantautori americani, affiancati dalle sorelle Ann e Nancy Wilson delle Heart: bersaglio della loro citazione in giudizio, depositata nella giornata di martedì 8 maggio presso la corte distrettuale di Los Angeles, è ancora una volta il servizio My.MP3.com, che consente agli utenti della rete, in violazione dei diritti d’autore, di convertire i CD in loro possesso in file digitali ascoltabili da qualunque pc connesso in rete. I ricorrenti invocano un risarcimento danni del valore di 40 milioni di dollari da parte di MP3.com, sostenendo che il servizio di streaming ha reso disponibili, senza autorizzazione, centinaia di composizioni di loro esclusiva proprietà che includono, nel caso di Newman, canzoni come “I love L.A.” e “Short people”, e, per Waits, tutti i brani inclusi nell’ultimo album “Mule variations”. “Questo è un caso in cui gli artisti fanno fronte comune per proteggere il loro patrimonio più prezioso, le loro canzoni”, ha dichiarato il loro legale Bruce Van Dalsem, il quale ha richiesto la cifra massima consentita dalla legge, 150.000 dollari, per ogni violazione di copyright imputata alla società di Robertson. Tra patteggiamenti extragiudiziali e condanne in tribunale, quest’ultimo ha già dovuto sborsare più di 130 milioni di dollari alle case discografiche che lo hanno citato per violazione dei copyright.