Era il sogno di Steve Jobs, tanto che nella biografia di Walter Isaacson, una delle indiscrezioni più gustose era che il suo lascito all'azienda fosse l'aver trovato il modo di affrontare la questione, dopo anni di sperimentazioni parzialmente fallite. E' la TV rivista da da Apple, anzi la "iTV", come la chiamò qualche tempo fa il New York Times, in uno dei primi "scoop" sui piani di Cupertino. Ora ne arriva un altro: a fornirlo è il Wall Street Journal, sempre ben informato sulle cose di casa Apple (tanto che qualcuno sostiene che le imbeccate gli arrivino direttamente da Cupertino, che lo userebbe per avvisare il mercato delle sue mosse future). Il WSJ parla addirittura di "assalto" alla TV, con i dirigenti Apple che stanno già incontrando i più importanti dirigenti del settore media per anticipare il progetto. Come da tradizione, la Apple non sta rivelando, neanche agli insider del settore, praticamente nulla dei "device", cioè dell'hardware dalla nuova iTV - e questo è il punto critico, visto che le due versioni della Apple TV, due "set top box" da collegare alla TV, sono stati dei mezzi fallimenti, e quindi ci si aspetta una reinvenzione dell'oggetto fisico. Però emergono dettagli sulle tecnologie: che includerebbero, come già anticipato dal NYT, il controllo vocale - sul modello di Siri usato dall'iPhone 4s, nuove forme di streaming che permetterebbero di passare senza colpo ferire da uno schermo all'altro (per esempio dalla TV all'iPad), senza interruzioni, e un collegamento con iCloud. Tecnologie che potrebbero essere già implementate sugli attuali device, ha notato qualcuno intervistato dal WSJ che ha assistito ad una di queste presentazioni, ma che prevederebbero lo sviluppo di una nuova TV che renderebbe il sistema più immediato e meno complicato, secondo la visione di Jobs. "Le presentazioni ai propri media partner fanno parte della strategia di Apple per cambiare il modo in cui i consumatori guardano la TV", conclude il WSJ.