Partita in sordina lo scorso anno L'Italian Music Conference si ripropone il mese prossimo con ambizioni decisamente superiori a dispetto di alcune, probabili defezioni importanti tra le maggiori etichette specializzate nostrane, distratte da altri impegni o poco propense a concedere fiducia a nuove iniziative in un periodo di stagnazione del mercato: stessa sede (l’Hotel Le Conchiglie di Riccione, dove i delegati – in puro stile Miami – si incontrano e organizzano meeting a bordo piscina), ma durata estesa da uno a quattro giorni (16-19 giugno) e un programma che prevede seminari (con una tavola rotonda sul tema della musica in rete, presenti operatori del settore e rappresentanti della SIAE), cerimonie di premiazione (i DJ Awards sponsorizzati da Volkswagen e organizzati nel “salotto”, cittadino, con un palco allestito in viale Ceccarini per concessione del Comune) nonché un ricco cast di disc jockey di livello internazionale (già confermati, tra gli altri, Tony Humphries, Joe T. Vannelli, Satoshi Tomie, Benji Candelario, Ralf e Deep Swing ) chiamati ad animare le nottate e i party nei più celebrati club e discoteche della zona come il Paradiso, il Pascià e il Peter Pan. <br> “L’obiettivo”, spiega Maurizio Clemente, supervisor manager dell’Italian Music Conference per conto dell’ente organizzatore Key Note Multimedia, “è di raddoppiare, da 500 a un migliaio, gli addetti ai lavori che parteciperanno alla manifestazione, e già oggi le conferme arrivate da operatori ed etichette straniere (da Stati Uniti, Gran Bretagna e resto d’Europa) ci permettono di stilare un bilancio più che soddisfacente. Quanto alla mancata adesione di alcune etichette italiane – aggiunge – resto fiducioso sul fatto che molti si decideranno all’ultimo momento. Non nascondo comunque che questo resta per noi un anno di transizione, e che ci vogliono tre o quattro anni per creare un evento di profilo realmente internazionale”.