Pollstar ha reso pubblico il proprio rapporto di fine anno sullo stato dell'industria 'live', confermando alcuni dati già noti e accendendo i riflettori su altri aspetti meno conclamati. Tra i primi, la leadership degli U2 per quanto riguarda il fatturato più elevato conseguito da un singolo tour, tra i secondi l'incidenza dei maggiori dieci tour dell'anno rispetto al totale del fatturato (30%, la quota maggiore mai registrata dopo il 33% del 2006) ed il fatto che 18 dei maggiori 100 tour del mondo non abbiano toccato il suolo degli Stati Uniti, sia a conferma di una crescente tendenza globalizzatrice sia a causa del tasso di cambio abbastanza fluttuante del dollaro americano. I dati consuntivi, tuttavia, sono i più interessanti e evidenziano una industria economicamente in salute, con un fatturato in crescita del 3,7% e del 6,3% su quello del 2010 rispettivamente per i maggiori 50 tour a livello globale e per i maggiori 100 tour americani, a discapito di un parallelo calo della domanda: il pubblico è diminuito dell'8,7% e del 2,6% in proporzione ai due suddetti dati. Infine, il caro biglietti: secondo un report della società d analisi Stifel Nicolaus, negli Stati Uniti il prezzo medio dei biglietti per maggiori 100 tour dell'anno è salito a 67,36 dollari, avvicinandosi alla vetta toccata nella fase pre-recessiva di 67,44$. Da MusicReporters un post con le tabelle riguardanti i dati statistici sui maggiori 25 tour americani e globali del 2011.