Abbiamo più volte riportato, nel corso del 2011, segnali di vivacità tra l'ambiente della finanza e l'industria musicale che, spesso, si sono poi effettivamente concretizzati in interventi del venture capital su nuove iniziative a tema e in finanziamenti alle startup. Il rendiconto fa registrare una raccolta complessiva di capitali pari a 458,8 milioni di dollari, concentrati soprattutto nel primo semestre dell'anno appena passato. E, se è vero che oltre un terzo dell'ammontare è riconducibile a Spotify e a Beyond Oblivion (un successo la prima, con 100 milioni di dollari di finanziamento e il CEO Daniel Ek proclamato questa settimana uomo più importante dell'industria musicale da Forbes; un fallimento la seconda, dissoltasi prima del debutto nonostante capitali disponibili per 77 milioni), non mancano altri casi degni di nota segnalati da una graduatoria pubblicata da Digital Music News (su un post di MusicReporters riportiamo la tabella per intero). Tra questi scegliamo i sette che reputiamo i più significativi: - la quota 2011 di SoundCloud per 10 milioni (ma solo la scorsa settimana, come è noto, ne sono giunti altri 50 nelle casse della società); - Rdio, finanziata per 17,5 milioni, fondata dagli stessi creatori di Skype; - l'intervento relativamente modesto in SongKick (1,9 milioni), forse la realtà più solida e consistente del lotto; - la consistente iniezione di liquidi nella già notissima Shazam, che sta utilizzando la raccolta di 32 milioni per applicare la propria tecnologia di riconoscimento sonoro alle pubblicità televisive; - i 16 milioni affluiti in RootMusic, per ora leader nel mercato delle artist-page su Facebook e, quindi, protagonosta del fiorente segmento "D2C"; - i 7 milioni raccolti da Turntable.fm, allo stato delle cose in una dimensione più hype che effettivamente imprenditoriale; - ed infine i 12 milioni ottenuti da TicketFly, protagonista della sinergia tra online ticketing e social media.