Il bando è destinato a terminare: "Mylo Xyloto" dei Coldplay, dopo lunga e visibilissima assenza, sarà disponibile anche su Spotify e le altre principali piattaforme di streaming. Nel darne notizia al magazine Businessweek di Bloomberg il manager del gruppo londinese, Dave Holmes, ha tuttavia confessato le sue perplessità. "Sono molto preoccupato", ha detto. "Spotify compete con i negozi di download". Di diverso avviso la casa discografica che pubblica i dischi dei Coldplay, la major EMI: "Attualmente", ha spiegato a Businessweek il responsabile del business development Mark Piibe, "servizi come Spotify assicurano più ricavi per utente alla società e ai nostri artisti di quanto faccia il consumatore medio di musica digitale nel mondo". Alcuni artisti di spicco, tra cui i Black Keys, Tom Waits e i Red Hot Chili Peppers, continuano a non autorizzare la diffusione in streaming delle loro ultime opere su Spotify (che non dispone neppure di cataloghi storici come quelli di Beatles, Led Zeppelin, Pink Floyd e AC/DC). Ma per il manager e scopritore di Justin Bieber, Scooter Braun, si tratta solo di questione di tempo: "C'era un gruppo di artisti che non ne voleva sapere di vendere la sua musica su iTunes, quando il servizio venne lanciato. Ora è considerata una pratica standard. La stessa cosa accadrà con Spotify".