Torna d'attualità in Parlamento il tema della liberalizzazione della gestione dei diritti connessi al diritto d'autore (spettanti a case discografiche e artisti per la pubblica diffusione di musica registrata), incluso nel decreto "salva Italia" varato dal governo Monti e oggetto, lo scorso 16 dicembre 2011, di un Ordine del Giorno della Camera dei Deputati che invita lo stesso presidente del Consiglio e i suoi ministri a procedere, entro 3 mesi, a modificare la normativa in materia "al fine di abrogare tutte le disposizioni contraddittorie che oggi ostacolano di fatto il libero esercizio dell'attività d'impresa in questo mercato, così come avviene in tutti i paesi europei ed extraeuropei". L'atto parlamentare, promosso dai deputati del Pd Paola De Micheli (componente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione), Marco Beltrandi e Rosa De Pasquale, prende le mosse dall'estinzione, il 28 maggio del 2009, dell'Istituto Mutualistico Interpreti Esecutori (IMAIE), "incapace di distribuire 138 milioni di euro agli artisti aventi diritto", e dalla nascita, attraverso il decreto legge 30 aprile 2010, del nuovo IMAIE, per criricare un quadro normativo incerto che "(i) genera confusione in danno dei titolari dei diritti, (ii) ostacola le attività di nuovi operatori del settore dell'intermediazione dei diritti connessi, (iii) consente al nuovo IMAIE di operare con la fuorviante convinzione di esercitare un monopolio: monopolio che non è previsto da nessuna norma né italiana né tantomeno europea". Secondo l'Ordine del Giorno approvato dalla Camera, dunque, "l'attività di gestione collettiva dei diritti connessi al diritto d'autore (...) è un mercato libero", mentre "la presenza di più operatori comporta un abbattimento dei costi di gestione e amministrativi, maggiori efficienze operative e maggiori volumi di diritti raccolti". L'iniziativa parlamentare è stata accolta con favore da Gianluigi Chiodaroli, presidente della società di servizi Itsright, nata nel 2010 per gestire in Italia e all'estero (in concorrenza al nuovo IMAIE) i proventi da diritti connessi dovuti per la diffusione in pubblico di musica registrata. "In conformità con le linee guida tracciate dal Governo Monti", ha dichiarato Chiodaroli, "si intende, quindi, promuovere la piena liberalizzazione del settore, per un mercato fondato su regole di maggior efficienza, aperto a una pluralità di imprese che potranno così operare in un sistema di libera concorrenza come avviene da tempo nei paesi stranieri più evoluti".