L'efficacia della legge francese HADOPI è da tempo dibattuta, ma un nuovo studio accademico indipendente condotto da Brett Danahen, Michael D. Smith, Rahul Telang e Siwen Chen, docenti del Wellesley College del Massachusetts e della Carnegie Mellon University della Pennsylvania, sostiene che le norme antipirateria adottate dal governo transalpino e fondate sul meccanismo di risposta "graduata" alle violazioni di copyright commesse in rete (due avvertimenti che, in caso di comportamenti recidivi, possono sfociare in una interruzione temporanea della connessione a Internet) hanno prodotto risultati decisamente positivi sul consumo di musica legale nel Paese. La ricerca ("The Effect of Graduated Response Anti-Piracy Laws on Music Sales: Evidence from an Event Study in France) si concentra sul repertorio delle quattro major (Universal, Sony Music, EMI e Warner Music) e sulle vendite in un solo canale, iTunes, mettendo in relazione l'andamento dei dati francesi con quelli registrati in cinque mercati di riferimento, Belgio, Germania, Spagna, Italia e Regno Unito: ne risulterebbe, nei 26 mesi successivi al momento di massima esposizione mediatica della legge HADOPI (aprile 2009), una crescita delle vendite in Francia superiore del 22,5 per cento rispetto a quella registrata negli altri cinque Paesi europei (per quanto riguarda le vendite di singoli brani; nel caso degli album la differenza sale a + 25 per cento). E questo anche prima dell'entrata in vigore del provvedimento: la sola consapevolezza delle nuove norme e dell'illiceità dei comportamenti che esse sanzionano avrebbe spostato quote considerevoli di consumatori verso il consumo legale su iTunes. Assumendo che le quattro major rappresentino il 70 per cento del mercato, gli autori dello studio stimano che proprio grazie ad HADOPI l'iTunes francese abbia portato nelle casse dell'industria discografica locale 13,8 milioni di euro in più. Siccome però l'analisi non prende in considerazione l'effetto sulla fruizione di servizi di streaming come YouTube, Deezer, MusicMe, l'impatto globale della legge - sostengono i ricercatori - potrebbe essere stato molto maggiore. Lo confermerebbe anche l'analisi per generi musicali: su iTunes, dopo l'adozione di HADOPI, ha registrato forti incrementi l'acquisto di generi tradizionalmente molto "piratati" come il rap, più di quello di generi relativamente "protetti" come il jazz.