Prendono nuovamente corpo le voci di una vendita del club di vendita per corrispondenza di dischi e video alla holding tedesca. Gli attuali proprietari dell’organizzazione di direct marketing, AOL Time Warner e Sony Corporation, rifiutano per il momento ogni commento in merito, ma fonti vicine alle parti in causa fanno osservare che le trattative con Bertelsmann proseguono ormai da un anno e mezzo. A frenare un accordo sarebbero soprattutto le preoccupazioni relative a un possibile intervento delle autorità antitrust, considerando che la casa tedesca controlla già il principale rivale di Columbia House, BMG Direct: altri osservatori sottolineano tuttavia l’improbabilità di un accanimento degli organi di tutela della concorrenza su un settore maturo come quello delle vendite per corrispondenza, drasticamente ridimensionato dall’emergere del commercio on-line e di aziende come Amazon e CDNow (quest’ultima anch’essa di proprietà Bertelsmann). <br> Secondo il Wall Street Journal, che ha pubblicato la notizia nell’edizione di mercoled’ 13 giugno, un’ipotesi di accordo prevederebbe il pagamento di una somma in contanti (compresa probabilmente tra i 500 e i 600 milioni di dollari) da parte del gruppo tedesco in cambio del controllo dell’80 % di Columbia House, mentre il rimanente 20 % resterebbe nelle mani di uno dei due proprietari precedenti (probabilmente AOL Time Warner), che continuerebbe a rifornireil servizio con i propri cataloghi video e musicali. <br> Columbia House conta attualmente 14 milioni di abbonati e genera un fatturato vicino al miliardo di dollari; il giro d’affari di BMG Direct si avvicina ai 750 milioni di dollari.