Il cerchio si chiude: dopo avere acquistato Napster Usa a fine novembre 2011 (e averne chiuso il sito a poche ore di distanza), Rhapsody ha rilevato la proprietà del celebre ma decaduto marchio anche sul mercato internazionale (attualmente è presente solo in Germania e nel Regno Unito). "L'acquisizione di Napster International e della sua base di abbonati in Germania e nel Regno Unito ci mette a disposizione un ideale canale di ingresso nel mercato europeo", ha spiegato il presidente di Rhapsody Jon Irwin. "Grazie alle economie di scala, alla forza della nostra programmazione editoriale e alle nostre partnership strategiche potremo ora rendere disponibile il servizio di Napster a un numero ancora maggiore di consumatori su una gamma di piattaforme diverse". A differenza di quanto avvenuto negli Usa, dunque, marchio e logo di Napster continueranno ad essere operativi in Europa; Rhapsody ha fatto anche sapere di avere conservato l'intera forza lavoro residente nei due Paesi. A partire dal mese di marzo, gli abbonati al servizio verranno dirottati verso la nuova infrastruttura tecnologica di Rhapsody, conservando per intero le le collezioni di musica digitale costruite nel tempo ma avvantaggiandosi - assicura la società - di un servizio più ricco, efficiente e veloce.