L'ultima scommessa tecnologica di Peter Gabriel (dopo OD2, We7 e The Filter) si chiama CueSongs: uno "sportello unico" online che intende rendere facilmente accessibile a siti Web (anche i più piccoli e indipendenti), operatori dei media digitali, sviluppatori di applicazioni per smartphone e creatori di spot pubblicitari online, ma anche a singoli utenti di YouTube, Facebook e di altri social network, un catalogo di canzoni/registrazioni di artisti noti ed emergenti immediatamente utilizzabili in modo legale e autorizzato a fini di sincronizzazione musicale. La venture, presentata ieri al Midem di Cannes e appena lanciata in versione beta a inviti, vede Gabriel riprendere la collaborazione con Ed Averdiek (già al suo fianco ai tempi di OD2 e poi manager per Nokia Music, quando la società finlandese rilevò la proprietà dell'impresa tecnologica). Per spiegarne l'idea di partenza e gli obiettivi il musicista inglese ha preso a termine di paragone l'evoluzione del low cost nell'ambito dell'aviazione civile, un fenomeno che ha aperto anche ai meno abbienti l'opportunità di viaggiare in tutto il mondo consentendo a piccole compagnie come Easy Jet di avere più passeggeri di British Airways. Per contro, spiega Gabriel, "il vecchio mondo del licensing musicale è ancora affare per pochi: troppo costoso per la maggior parte della gente, raramente disponibile online, terribilmente lento e complicato. Applicando prezzi modici e garantendo facilità di accesso online CueSongs crea un nuovo mercato per la musica, soddisfacendo una enorme domanda inutilizzata che può iniziare a generare nuove fonti di ricavo per gli artisti". L'iniziativa ha già raccolto l'adesione di nomi importanti: nel catalogo pronto all'uso, oltre allo stesso Gabriel e agli artisti della sua etichetta Real World, fugurano compositori come Ennio Morricone e John Metcalfe (ex Durutti Column), gruppi rock come i Marillion e dj/produttori come Judge Jules e Deadly Avenger, mentre contribuiscono al repertorio anche case discografiche come Sony Music, Cooking Vinyl e Infectious Records nonché editori musicali come Sony/ATV, Peer Music, Music Sales e BryanMorrison Music. Secondo Gabriel "artisti giovani e di nicchia potranno far arrivare la loro opera a chiunque, nel mondo, cerchi di procurarsi licenze su musiche diverse e interessanti. Mentre gli artisti di successo scopriranno che gran parte del loro catalogo, finora poco sfruttato, può dar vita a molteplici usi". "Solo una fetta relativamente piccola dei copyright, oggi, incassa proventi dal licensing e dalle sincronizzazioni", conferma Averdieck, cofondatore e amministratore delegato di CueSongs. "Nel momento in cui in tutto il mondo gli investimenti di marketing si spostano sull'online, siamo convinti che tra i tanti milioni di siti e di imprese digitali oggi esistenti molti siano interessati a procursarsi musica in licenza se questa risulta facile da raggiungere e disponibile a un prezzo ragionevole. Si tratta di una soluzione vantaggiosa per tutti. Gli artisti possono determinare preventivamente per quali settori sono disposti a rendere disponibile la loro musica e accedere a una nuova fonte di royalty. I siti e le imprese digitali potranno aggiornare le musiche che utilizzano online, e i detentori dei diritti accedere a n settore tradizionalmente difficile da raggiungere e costoso sotto il profilo amministrativo".