Apple ha bloccato temporaneamente la vendita online di diversi modelli di iPad e iPhone in Germania dopo che Motorola Mobility ha ottenuto dal tribunale di Mannheim un'ingiunzione permanente a utilizzare i suoi brevetti senza autorizzazione per i servizi iCloud e MobileMe. La causa, iniziata nell'aprile 2011 e rivolta contro la sede di Apple Sales International in Irlanda, riguarda la tecnologia "e-mail push", che consente di ricevere istantaneamente i messaggi di posta elettronica su più dispositivi, e i servizi di sincronizzazione, che permettono di copiare su una molteplicità di apparecchi rubriche, calendari, fotografie e altro: gli effetti della sentenza si applicano però soltanto al mercato tedesco. Presentato immediatamente appello e ottenuta una sospensione temporanea del verdetto da parte di un tribunale di Karlsruhe, Apple ha sostenuto a mezzo di comunicato stampa che "Motorola si è ripetutamente rifiutata di licenziare il brevetto a condizioni ragionevoli, nonostante lo abbia dichiarato uno standard industriale sette anni fa", e ha aggiunto che "tutti i modelli di iPad e iPhone torneranno in vendita a breve in Germania attraverso l'online store" (nel frattempo risultano disponibili nei negozi dei rivenditori autorizzati). Secondo fonti ufficiose, la casa di Cupertino provvederà a rimuovere le funzionalità oggetto di contestazione dal servizio iCloud. Motorola, che per rendere immediatamente esecutiva la sentenza dovrebbe sborsare 100 milioni di euro in garanzi e che - si dice - sarebbe intenzionata a chiedere a Apple il 2,25 per cento dei ricavi delle vendite di iPhone e iPad, ha replicato che continuerà a battagliare per far valere i suoi diritti in giudizio contro la Apple.