Anche Paul McCartney (o chi per lui: in questo caso l'etichetta discografica Concord Music e il distributore Universal Music) ha deciso di ritirare i suoi dischi solisti e quelli pubblicati con i Wings dai maggiori servizi di streaming internazionali: i motivi, per ora, non sono stati precisati ma attengono probabilmente a considerazioni di carattere economico, come confermerebbe il fatto che l'ordine di rimozione non riguarda piattaforme di download quali iTunes e Amazon MP3. La situazione è in divenire, e non riguarda solo Spotify da cui il catalogo dell'ex Beatle ha iniziato a essere rimosso nel 2010. Secondo Digital Music News, operazioni analoghe sono già in corso a Rdio, ma non a Rhapsody. Music Week fa invece notare che il nuovo disco di Macca "Kisses on the bottom" è disponibile per l'ascolto sulle piattaforme di NPR, del Guardian, di AOL e di alcune altre società. L'ordine di rimozione emesso dalle case discografiche riguarda complessivamente 17 titoli (ma non, almeno per ora, il più famoso del lotto, "Band on the run"). Sono diversi gli artisti "top" a livello internazionale che negli ultimi mesi hanno espresso una posizione di critica nei confronti dei servizi di streaming, considerati troppo poco appetibili e potenzialmente dannosi dal punto di vista economico: tra questi i Black Keys, che si sono dichiarati contrari a Spotify e piattaforma analoghe perché ancora desiderosi "di vendere dischi".