"Ufficialmente estinto". iLike, uno dei pionieri della social music le cui origini risalgono al 2005, non esiste più: i visitatori del sito ufficiale (iLike.com) vengono da ieri reindirizzati automaticamente su Myspace, che acquistò l'impresa nell'agosto del 2009 per 20 milioni di dollari. In quel momento il servizio era al vertice della popolarità, con 60 milioni di utenti registrati, contenuti forniti da 300 mila artisti e una media di 150 mila visitatori al giorno. Tre anni prima la società aveva ricevuto un investimento da 13,5 milioni di dollari da parte di Ticketmaster in cambio di una quota azionaria del 25 per cento. La piattaforma è stata tra le prime a consentire agli appassionati di musica di "seguire" online le novità discografiche e i tour dei loro artisti preferiti, scaricando canzoni a pagamento e condividendole con i loro amici. Nel 2009, iLike fece i titoli dei giornali grazie a un accordo con il quale forniva clip di canzoni ascoltabili in streaming ai risultati delle ricerche di Google. In quel periodo, il suo pulsante "iLike Thsi Artist" era anche l'applicazione musicale più utilizzata su Facebook, ma in due anni soltanto il panorama della social music si è rivoluzionato: su FB la app di iLike non raccoglieva ultimamente più di 5 mila utenti al giorno e di 160 mila al mese, in media, contro gli 1,7 milioni di utenti quotidiani e i 31,7 milioni mensili dell'applicazione più popolare, BandPages di Rootsmusic.