Invisa agli organizzatori di concerti che la accusano di bagarinaggio più o meno legalizzato, la società di secondary ticketing Seatwave ha aperto un avamposto fisico a due passi dal maggior impianto musicale londinese, la O2 Arena ubicata nella penisola di Greenwich e dal 2007 affidata in gestione a uno dei maggiori promoter del mondo, AEG Live. Il "negozio" Seatwave@North Greenwich, che ha aperto i battenti ieri, 9 febbraio, diventa così un punto di raccolta ufficiale di biglietti di "seconda mano": il pubblico vi si può recare per ritirare i tagliandi comprati online ma anche per effettuare vendite e acquisti "last minute" il giorno stesso del concerto. "E' una pietra miliare nell'offerta che Seatwave rivolge ai suoi consumatori", ha dichiarato il fondatore e amministratore delegato della società Joe Cohen. "Il nostro spazio retail mette a disposizione di migliaia di appassionati un mezzo conveniente per ritirare, vendere e comprare biglietti, così da non sprecare la chance di assistere a eventi imperdibili che hanno luogo alla O2". Il punto di raccolta e compravendita punta ovvviamente molto sui social network per quanto riguarda la comunicazione: i clienti possono dialogare via Twitter con lo staff della società ed effettuare il "check-in" presso il negozio Seatwave attraverso Facebook e Foursquare per far circolare informazioni e consigli e conoscere i movimenti dei loro amici. Poche ore dopo la diffusione del comunicato i proprietari della O2 Arena hanno replicato di non avere nulla a che fare con l'iniziativa, invitando i clienti a rivolgersi alle sole rivendite autorizzate. "Il nostro atteggiamento nei confronti del bagarinaggio", hanno spiegato a Music Week i portavoce di AEG, "è di tolleranza zero".