Pagine Web e social network accolgono da giorni i malumori e le proteste di associati SIAE in merito alla delibera commissariale che, modificando il regolamento del Fondo di Solidarietà, ha interrotto di punto in bianco l'erogazione degli "assegni di professionalità" (615 euro mensili) a favore dei soci ultrassessantenni nonché delle indennità giornaliere corrisposte in caso di inabilità temporanea causata da malattia o infortunio. La delibera, che ha validità retroattiva, eleva a 65 anni il limite di età a partire dal quale si ha diritto alla "pensione" SIAE, ma solo per coloro che non superino gli 8.800 euro di reddito annuo e per una somma pari a 116 euro pro capite. Motivata tanto da vizi di forma (le autorità vigilanti sulla SIAE hanno posto il veto a prestazioni di natura previdenziale) che da considerazioni di caratterere economico (dopo la sentenza del Consiglio di Stato che nel '92 ha eliminato la distinzione tra soci e iscritti ampliando considerevolmente la base degli aventi diritto) è destinata a incidere concretamente sulla situazione economica di un numero significativo dei soci: stando a quanto riporta sul sito Gli Altri la giornalista Susanna Schimperna, circa la metà di coloro che avrebbero diritto all'assegno di professionalità (500 su 1.085) incassa annualmente meno di 20 mila euro di royalties l'anno, e in tale gruppo la maggioranza (350) risulta essere al di sotto della soglia dei 5 mila euro. In una lettera aperta pubblicata sul suo profilo Facebook e indirizzata ad Adriano Celentano a riguardo della sua partecipazione al Festival di Sanremo, Tony Pagliuca, ex tastierista delle Orme e oggi compositore di musica classica, è stato uno dei primi a sollevare pubblicamente un problema molto sentito dalla "base" e che ha innescato una serie di dibattiti, riunioni, controproposte e prese di posizione (anche da parte della Federazione Autori presieduta da Gino Paoli e Mogol). Mentre per martedì prossimo, 21 febbraio, un "comitato mille soci" ha indetto un'assemblea generale al Teatro Lo Spazio di Roma cui hanno già confermato la partecipazione autori e interpreti del settore musicale, teatrale, cinematografico e radiotelevisivo come Claudio Rocchi, Edoardo Vianello, Tony Cicco, Giuseppe Piccioni, Piero Montanari, Linda Brunetta, Diego Cugia, Michele Mirabella, Giulio Scarpati, Ugo Porcelli, Alberto Bassetti e molti altri: l'obiettivo della mobilitazione è di chiedere a commissari e direttore generale SIAE la sospensione immediata di un provvedimento che, spiega un comunicato, colpisce anche "vedove e orfani di professionisti che hanno fatto la storia della cultura e dello spettacolo italiani" nonché "anziani e disabili", ma anche di proporre soluzioni alternative. La SIAE, per il momento, non commenta: una nostra richiesta di intervista, inoltrata (ieri 13 febbraio) all'ufficio stampa della società, non ha avuto risposta.