Rupert Murdoch e Jean-Marie Messier, alla fine, si sono messi d’accordo: se le autorità antitrust italiane daranno luce verde all’operazione, fonderanno i rispettivi interessi nel settore della pay-TV, Stream (controllata al 50 % dalla News Corp. del magnate australiano) e Telepiù (proprietà del gruppo francese Vivendi Universal). <br> In base al complesso progetto architettato dai due imprenditori, il primo stadio della fusione prevederebbe l’acquisizione da parte di News Corp. del 50 % di Stream tuttora nelle mani di Telecom Italia; in seguito al trasferimento del 25 % delle quote della stessa a Vivendi Universal, nascerebbe una nuova compagine sociale controllata al 75 % dalla media company transalpina e al 25 % dal gruppo di Murdoch, che godrebbe a sua volta dell’opzione di incrementare la sua quota al 50 % entro i prossimi tre anni.<br> Nelle intenzioni di Murdoch e di Messier, il “merger” dovrebbe consentire alle due aziende televisive di colmare il deficit di gestione legato alle acquisizioni di contenuti (a cominciare dai diritti sulle partite di calcio) effettuate negli ultimi anni e di accelerare il percorso verso il raggiungimento di un profitto, diminuendo nello stesso tempo i canoni di abbonamento richiesti ai telespettatori. Secondo stime ufficiose, le due aziende combinate potrebbero contare su un numero di abbonati compreso tra i 2 e i 3 milioni, con una previsione di fatturato vicina al miliardo di dollari.