La Commissione Europea ha deciso di sospendere l'iter che doveva portare alla ratifica delle norme antipirateria contenute nell'Anti-Counterfeiting Trade Agreement meglio noto con l'acronimo di ACTA, demandando alla Corte di Giustizia il compito di decidere se il provvedimento violi i principi sanciti dall'ordinamento europeo. "Il dibattito su questa materia deve basarsi su fatti concreti, e non sulla disinformazione o sulle indiscrezioni che hanno dominato finora i blog e i siti di social media", ha dichiarato al riguardo il commissario belga al Commercio Karel De Gucht. La notizia della ratifica del provvedimento da parte delle autorità europee aveva sollevato un'ondata di manifestazioni di protesta che nelle scorse settimana hanno attraversato tutto il Continente (richiamando in piazza 60 mila persone nella sola Germania). Tra gli oppositori dell'ACTA, che paventano il rischio di censura e di violazione della privacy (le norme statuite nell'accordo di cooperazione internazionale prevedono la possibilità di intervenire contro chi viola i diritti di proprietà intellettuale anche senza adire l'autorità giudiziaria) figura anche il presidente tedesco del Parlamento Europeo Martin Schulz, secondo cui "l'accordo non garantisce il necessario equilibrio tra la protezione dei copyright e la tutela dei diritti fondamentali degli utenti di Internet", risultando inadeguato, quanto meno nella sua formulazione attuale.