Oltre a un Centro Nazionale per il Cinema, creato nel lontano 1946, la Francia dispone ora di un Centro Nazionale della Musica, CNM, destinato a promuovere e sostenere la produzione e gli artisti locali sia sul mercato discografico che nel settore dei concerti. Creato per iniziativa del ministro della Cultura Frederic Mitterrand, il nuovo Centro integra e fonde sette preesistenti enti di categoria, FCM, CNV, Irma, French Export Office, Francophonie Diffusion, MFA e Observatoire de la musique, finanziati principalmente attraverso le risorse generate dalle locali società di collecting, fondi governativi e tasse applicate sul prezzo dei biglietti. In più il CNM potrà attingere a una porzione significativa (stimata in 95 milioni di euro all'anno) dei proventi che all'industria del cinema vengono versati ogni anno dagli Internet Service Provider francesi. "E' un momento storico", ha dichiarato Mitterrand, "come quando nel 1985 venne approvata la nuova legge sul diritto d'autore e i diritti connessi". Il sostegno alla produzione musicale locale, tema tradizionalmente sentito dalle istituzioni francesi, è considerato ovviamente vitale anche per il rilancio del mercato discografico. "Da quando è iniziata la crisi discografica", aveva sottolineato qualche mese fa l'amministratore delegato di Universal France Pascal Negre, "il numero di dischi prodotti in Francia si è dimezzato, mentre quello dei titoli internazionali distribuiti sul mercato è diminuito solo leggermente".