Muve Music , uno dei servizi di musica digitale di maggior successo negli Stati Uniti, potrebbe presto espandersi a livello internazionale in collaborazione con altri operatori di telefonia mobile. La notizia, ufficiosa, arriva dal World Mobile Congress di Barcellona, dove un dirigente della società l'ha anticipata al quotidiano britannico Guardian. Lanciata nel gennaio del 2011, la piattaforma offre contenuti musicali, licenziati da tutte le maggiori case discografiche, a 600 mila clienti dell'operatore di telefonia mobile Cricket Wireless (per un confronto, il consolidato Rhapsody raggiunge in Usa 1 milione di abbonati, mentre Spotify a ottobre 2011 era arrivato a quota 250 mila). Download musicali, suonerie e <i>ringback tones</i> sono inclusi in un pacchetto di servizi che comprende l'accesso illimitato alla navigazione Internet, a messaggi di testo e a conversazioni sul territorio nazionale per un canone di 55 o 65 dollari al mese. E proprio la musica, secondo i dirigenti della società, contribuisce a diminuire sensibilmente la percentuale di abbandono del servizio da parte dei clienti (quello che in gergo tecnico si chiama "churn") e a incrementare il ricavo medio per utente. In sostanza, Muve si rivolge a un pubblico diverso da quello classico della musica digitale: utenti che per accedere a Internet utilizzano principalmente il telefono cellulare invece del computer, e che preferiscono pagare con addebito in bolletta invece che con carta di credito: "Si tratta di un business che non cannibalizza iTunes, e che porta un consumatore nuovo all'economia della musica digitale legale", ha spiegato a Billboard.biz il senior vice president della società Jeff Toig.