Di Italia non si parla ancora. Ma intanto Spotify ha debuttato da poche ore in Germania, terzo mercato discografico al mondo alle spalle di Stati Uniti e Giappone dopo il sorpasso effettuato due anni fa ai danni del Regno Unito. Mettendo piede sul suolo tedesco, il servizio di streaming svedese raggiunge così il suo tredicesimo Paese: la società fondata da Daniel Ek, che vanta 3 milioni di utenti paganti nel mondo e una valutazione da 1 miliardo di dollari, non ha ancora annunciato accordi di distribuzione con operatori telefonici locali ma è evidente che questa è l'unica strada a disposizione per fronteggiare concorrenti come Simfy, un servizio attivo in Germania dal 2010 che dispone dell'appoggio finanziario di imprese di private equity come Earlybird Venture Capital e di un contratto con il maggior operatore di reti via cavo del Paese, Kabel Deutschland (9 milioni di clienti). Il tariffario applicato in Germania da Spotify ricalca quello in vigore negli altri Paesi europei: dopo un test gratuito di sei mesi, agli utenti vengono richiesti 4,99 euro al mese per un accesso senza limiti tramite pc e 9,99 euro per il servizio "premium" che include la possibilità di accedere anche da dispositivi mobili a un catalogo che include oltre 16 milioni di canzoni.