Dopo quello dei discografici, abbiamo tastato il polso dei rivenditori in vista dell'edizione 2012 del Record Store Day, iniziativa internazionale nata negli Stati Uniti nel 2008 per celebrare i negozi di dischi indipendenti a rischio di estinzione a causa della crisi del mercato, del predominio delle grandi catene e della pirateria digitale. Se, da una parte, le etichette e i distributori hanno mostrato nel complesso un discreto entusiasmo, pur ammettendo - in alcuni casi - un colpevole ritardo da parte dell'industria del disco italiana nell'accordarsi all'iniziativa, da parte degli addetti allo smercio al dettaglio traspare una certa generalizzata disillusione. Molti punti vendita che nel corso delle passate edizioni hanno preso parte all'iniziativa quest'anno hanno fatto un passo indietro - come la Casa del Disco di Jesi o il Diskotic di Genova, giusto per fare due esempi - mentre altri, pur riconoscendo l'alto valore simbolico del Record Store Day, non nascondono le proprie perplessità. "All'iniziativa manca decisamente un coordinamento a livello nazionale", sostiene il titolare del Saxophone di Vicenza, Dino Franchetto: "Tutto è molto confuso e approssimativo. L'altro grande problema, poi, è la reperibilità degli articoli pubblicati per l'occasione: spesso sono molto difficili da ordinare, e - soprattutto - molto costosi. Senza contare, poi, la qualità, spesso dozzinale e assolutamente inadeguata al prezzo delle proposte. Ci sono distributori, poi, che tagliano fuori i piccoli negozi dagli invii di questi prodotti, concedendoli direttamente alle grandi catene di distribuzione". Dello stesso avviso è Livia Fagnocchi della Casa del disco di Faenza ("In Italia il Recrd Store Day non è molto sentito: riguarda poco il mercato nazionale, e la reperibilità dei dischi è molto complessa") mentre decisamente più tranchant è Valeria Bladan del Discomane di Milano: "A livello italiano non esiste il Record Store Day". Sempre di reperibilità parla Pierpaolo Ferulli di Musica & libri, di Lanciano: "Sul mercato mancano i vinili dei Beatles". Nei prossimi giorni Rockol pubblicherà le risposte, nel dettaglio, alle domande che la redazione ha inviato ai titolari dei negozi di dischi italiani circa la prossima edizione nazionale del Record Store Day. Nel frattempo, alcuni titolari sono stati al gioco spiegandoci cosa vorrebbero esporre nella loro vetrina in occasione della giornata dedicata ai negozi di dischi: album talvolta disponibili in magazzino, altre volte rarissimi e quasi impossibili da reperire ma comunque indicativi dei gusti e degli orientamenti del negoziante (statisticamente molto favorevoli ai Led Zeppelin, ci è parso di capire). Con un'avvertenza ai lettori. Quando si parla di disco, in questo caso, si parla di vinile. Solo di vinile. Underground, Viterbo: "In the court of the Crimson King", King Crimson Simone Buongiorno, Musicando, Vimercate: "Innuendo", Queen Caterina Fagnola, Disco Volante, Bra: "Diamond life", Sade Marco Pollini, 1st Pop Vinyls Island, Verona: "Licensed to ill", Beastie Boys Massimo Bruno, Record Runners, Varese: "Un tributo a Bruce Springsteen" Leana Bertaccini: Rock & Folk, Torino: "Led Zeppelin II", Led Zeppelin Matteo Trigiani, Les Yper Sound, Torino: "The Velvet Underground & Nico", Velvet Underground Francesco Murgia, Backdoor, Torino: "Telling the truth", Willie Wright StefanoRua, Andromeda Distribuzioni Discografiche, Strevi (Alessandria): "Qualcosa dei Led Zeppelin" Germano Ambrogio, Exit music, Savigliano: "Scenes from from the second storey", The God Machine Alberto Mugnai, Musicomania, Valdarno: "I brani jazz di Lucio Dalla" Gianfranco Marmoro, Doodad, Palermo: "Blues run the game", Jackson C. Frank Mario ed Elisabetta Maysse, Disclan, Salerno: "The wall live '80-'81", Pink Floyd / "Hit Parade Ricordi Vol.2" Roberto Gagliardi, Hellnation, Roma: "80's", 80's; "Balla e difendi", "Figli della stessa rabbia", Banda Bassotti Eugenio Casagrande, Doctor Music, Roma: "Exile on main street", Rolling Stones ("Per me è Il Disco"<) Sergio Mosera, Discopiu, Roma: "In a frozen sea", Sigur Ros Tosi Dischi 2.0, Reggio Emilia: "Nebraska", Bruce Springsteen Claudio Bassi, 8 Ball Records, Reggio Emilia: "Band of Gypsies", Jimi Hendrix ("Quello con la copertina coi pupazzi" - pubblicato nel '70 solo in Gran Bretagna utilizzando per l'artwork di copertina una foto che raffigurava delle bambole di pezza con le fattezze di Hendrix, Brian Jones, Bob Dylan e John Peel, ndr) Alessandro Magnani, Gap Record Store, Pisa: "Qualcosa degli Stormy Six" Edoardo Fabbri, Musica Musica, Perugia: "Qualcosa dei Led Zeppelin" Marco Corradi, Music Mille, Parma: "La colonna sonora de 'Il fantasma del palcoscenico'" Sudigiri Napoli, Napoli: "The dark side of the moon", Pink Floyd Antonio Elia, Freequenze Record, Napoli: "Un disco solo è troppo poco..." Antonello Lisena, Clinic, Molfetta: "Hunky Dory", David Bowie Sergio Romagnoli, We Rock Music Store, Modena: "Tutto il catalogo dei Led Zeppelin" Amor Rossi, Psycho, Milano: "Un qualsiasi album dei Led Zeppelin" Valeria Bladan, Il discomane, Milano: "Un qualsiasi 45 giri dei Rolling Stones" Francesco Zeffiretti, Jukebox All'idrogeno, Macerata: "Present the pipes of Pan at Jajouka", Brian Jones Loredana Icardo, Lollipop, Loano: "Banco del Mutuo Soccorso", Banco del Mutuo Soccorso ("Quello con la copertina sagomata a salvadanaio") Pierpaolo Ferulli, Musica & libri, Lanciano: "Mancano i dischi dei Beatles" Paolo Carù, Carù Dischi, Gallarate: "Hymns to the silence", Van Morrison Claudio Bonistalli, Bonistalli Musica, Empoli: "Blues Brothers soundtrack" Stefano Minola Elio Morino, Cigna Dischi, Biella: "Playing for change" Alfredo Piscitelli, Musica, Cuneo: "I Beatles in vinile, in generale" Renzo De Stefani, Jungle Records, Conegliano: "For how much longer do we tolerate mass murder?", The Pop Group