Patrick Carney, batterista dei Black Keys, ha definito il già fondatore di Napster e oggi elemento del consiglio di amministrazione di Spotify Sean Parker "uno stronzo": a scatenare le ire del musicista è stata una dichiarazione rilasciata dallo stesso Parker ("Spotify nel corso dei prossimi due anni frutterà alla discografia più di quanto non farà iTunes") allo scorsa edizione del South by Southwest. "E' proprio uno stronzo", ha dichiarato Carney ai microfoni dell'emittente statunitense WGRD: "Questo tizio ha guadagnato due miliardi di dollari eludendo i versamenti dei proventi dei diritti d'autore ai legittimi proprietari e adesso sta raschiando il fondo del barile. Uno così non può avere nessuna credibilità". Il collega di Dan Auerbach, tuttavia, non si è detto pregiudizialmente contrario ai servizi di streaming: "Non è che un servizio come Netflix dedicato alla musica ci trovi contrari: solamente, non voglio metterci la nostra musica finché non ci saranno abbastanza abbonati perché una mossa del genere possa avere senso". [acquista qui la discografia di Samuele Bersani][leggi qui i testi delle canzoni di Samuele Bersani] "Vi assicuro che né a me né tantomeno a Dan fa schifo l'idea di fare soldi. Solamente, sarebbe carino che a fare soldi siano per una volta anche gli artisti. Onestamente, non voglio vedere Parker subentrare a nessun altro: immagino che se Spotify dovesse diventare una realtà commercialmente molto appetibile la Apple quasi sicuramente cercherebbe di lanciare un proprio servizio analogo. Ed Apple, allo stato attuale delle cose, tratta meglio gli artisti di Spotify".