La “indie” tedesca, oberata dai debiti, dai costi fissi e dai fatturati in calo (- 11%, 482,39 milioni di marchi, nel primo semestre dell’anno) ha deliberato un cambio di strategia che la porterà a disinvestire sul fronte delle strutture distributive per concentrarsi sulla ricerca e sviluppo di nuovi artisti con l’obiettivo di recuperare profitto. Un ufficio centralizzato di A&R è già stato creato a Londra, mentre Gran Bretagna, Germania e Scandinavia sono stati identificati come i territori destinati a rappresentare le principali fonti di repertorio per il gruppo: le aspettative sono di sviluppare un fatturato annuo di 600-650 milioni di marchi. <br> In un comunicato diramato il 31 agosto scorso, i portavoce della società hanno spiegato che il denaro liquido ricavato dalla possibile vendita di risorse non più ritenute strategiche verrà utilizzato per sviluppare nuovi artisti e prodotti nonché per ridurre il debito bancario. Per effetto della nuova strategia, vengono meno anche gli accordi di licenza e distribuzione attualmente in vigore con Mushroom (etichetta del gruppo australiano News Corp) e con Walt Disney (vedi news). <br> Non è chiaro se le decisioni del management internazionale Edel abbiano effetto immediato solo in alcune regioni oppure in tutti i territori in cui la società tedesca opera attraverso proprie filiali: Rockol non è stato in grado per il momento di contattare Paolo Franchini, presidente di Edel Italia, per avere ulteriori dettagli sulla situazione.