"Social" e condivisione sono concetti applicabili alla musica live non solo dal versante del pubblico che assiste ai concerti ma anche da quello delle band e degli artisti che desiderano esibirsi dal vivo: su questo presupposto è nato in Italia SplitGigs, sito/social network concepito come strumento di dialogo tra gruppi e talenti musicali emergenti che desiderano scambiarsi informazioni e opportunità professionali (come la condivisione di date, o - appunto - "split gig") sfruttando la loro conoscenza e i loro contatti sul territorio. Online in Italia dal 1° aprile, il portale è nato dall'idea di tre giovani musicisti di Bergamo, Sem Ronzoni (chief executive officer di SplitGigs), Michele Rosa (UI designer e project manager) e Marcello Rosa (community manager), cui si sono aggiunti in seguito Bruno Parisi (chief financial officer) e Matteo Nodari (code artist). Partner e finanziatore del progetto è invece H-Farm SPA, un "incubatore" di idee con sede a Treviso e uffici a Londra, Seattle e Mumbai che aiuta start up italiane a lanciarsi sul mercato e a crescere. La piattaforma, che sfrutta l'integrazione con Facebook, Twitter, YoutTube, Myspace e Soundcloud per moltiplicare il "word of mouth" e la circolazione delle informazioni, consente a band e artisti solisti, ma anche a promoter, club e gestori di locali, di aprire un proprio profilo per entrare velocemente in contatto tra loro risparmiando tempo e denaro, telefonate, e-mail e invio di file mp3 (artisti e locali, in funzione dell'attività svolta tramite il sito, accumulano punti che permettono di vincere contest e premi). Al progetto hanno già aderito band di diversa provenienza geografica, anche internazionale: SplitGigs, infatti, è già attiva da qualche tempo negli Stati Uniti, dove è stata presentata al Viper Room di Los Angeles, celebre nightclub sito sul Sunset Strip di cui fino al 2004 è stato comproprietario Johnny Depp.