La joint venture tra lo sviluppatore di software RealNetworks e le major Warner Music, EMI e BMG (cui si è aggiunta di recente l'indipendente Zomba) ha tenuto fede all'annuncio dato nei giorni scorsi (vedi news), rendendo disponibile la piattaforma tecnologica MusicNet ai suoi partner commerciali a partire da mercoledì 26 settembre. Tra i distributori del sistema figura la stessa RealNetworks, che ha già fatto sapere di avere programmato il lancio del servizio entro i prossimi 60 giorni, mentre America Online (altro partner nell'iniziativa, nonché proprietario, tramite AOL Time Warner, della casa discografica Warner Music) ha parlato più genericamente dell'autunno come data di inizio delle operazioni (nello stesso periodo è atteso anche il debutto in rete di Pressplay, piattaforma alternativa di distribuzione digitale sviluppata dalle major concorrenti Universal e Sony Music, vedi news). <br> Rispondendo alle perplessità di coloro che ritengono difficile imporre al pubblico un modello commerciale che sostituisce il “file sharing” gratuito con una gamma di servizi a pagamento, il consulente strategico di MusicNet Richard Wolpert ha ammesso che “è difficile competere con un'offerta gratuita e illimitata, ma credo che noi offriremo cose che i consumatori gradiranno”. MusicNet (che, a differenza di Pressplay, licenzia la sua piattaforma tecnologica a terzi senza fornire un servizio diretto ai consumatori) suggerisce un prezzo di 10 dollari al mese in cambio del diritto di usufruire di 50 download e 50 stream musicali (“l'equivalente del contenuto di 5 CD per un prezzo inferiore a quello di un singolo compact disc”, sottolinea Wolpert), ma toccherà ai distributori fissare il prezzo finale al consumatore in funzione anche dell'eventuale abbinamento del servizio con altre opzioni da loro offerte. Gli abbonati potranno scegliere i brani da scaricare o ascoltare in streaming da un catalogo iniziale di circa 100 mila canzoni (sia novità discografiche che pezzi di catalogo, risalenti anche agli anni '30), ma non avranno la possibilità di copiare i file su CD-R e neppure di trasferirli dai propri pc ai lettori portatili, per motivi legati evidentemente alla protezione dei copyright. <br> I gestori del sistema alternativo Pressplay hanno assicurato che la tecnologia da loro impiegata per la distribuzione (su network come l'MSN di Microsoft, Yahoo! e MP3.com, vedi news) permetterà in tempi brevi il trasferimento dei file scaricati sui player portatili, mentre Wolpert ha detto di augurarsi che anche MusicNet risolva la questione entro i prossimi cinque mesi al massimo. Il consulente strategico della joint venture ha aggiunto di essere sicuro che la questione delle royalty dovute agli autori ed editori musicali (vedi news) per la diffusione delle loro opere on-line è prossima a una soluzione e non intralcerà il debutto del servizio, ma rimane realista sugli obiettivi iniziali dell'impresa: “Non ci aspettiamo numeri significativi nei primi dodici mesi”, ha ripetuto Wolpert; “certamente non avremo un milione di abbonati”.