L'avvicinarsi del Record Store Day continua ad essere scandito dalla produzione di dati e statistiche che riguardano i negozi di dischi indipendenti e il revival dell'LP analogico. Nielsen SoundScan ha appena diffuso alcune cifre relative al mercato discografico statunitense, rilevando che in un panorama tuttora recessivo (89,836 milioni di album venduti finora nel 2012, a fronte dei 90,016 dell'anno precedente) gli LP in vinile continuano a essere in controtendenza e a mostrare una crescita (1 milione e 159 mila pezzi, + 9 per cento). Non sorprende affatto, poi, che a farla da padrone in questo segmento di mercato siano i negozi indipendenti, sia pure con oscillazioni abbastanza sensibili da un anno all'altro. Nell'arco degli ultimi tre anni, rileva Nielsen, il mercato americano degli album in vinile è passato da 2,6 milioni di pezzi venduti (2009) a 2,8 milioni (2010) e poi a 3,9 milioni (2011). Nello stesso intervallo temporale i negozi indipendenti hanno venduto complessivamente 1,6, 2 e 2,6 milioni di pezzi, aggiudicandosi nei tre anni rispettivamente il 64,1 %, il 71, 9 % e il 66,7 % delle vendite totali di vinile negli Usa. Lo stesso Record Store Day influisce positivamente sulle vendite al dettaglio di album: nel 2011, durante la settimana dedicata all'evento, i punti vendita "indie" hanno registrato complessivamente un incremento del giro d'affari pari al 39 per cento rispetto ai sette giorni precedenti.