L’annosa vertenza tra MCA e Charly Music riguardante i diritti di ripubblicazione dello storico materiale Chess (la celeberrima etichetta blues fondata dai bianchi di origine polacca Leonard e Philip Chess) segna un altro punto a favore della major, legittima titolare del catalogo dal 1985 e oggi parte del gruppo Vivendi Universal. <br> L’appello presentato da Jean Luc Young, fondatore della Charly (“indie” inglese specializzata in ristampe), è stato infatti respinto da un tribunale londinese che ha confermato la sentenza di primo grado che lo riteneva responsabile di violazione dei copyright. Le ristampe Charly oggetto del contendere riguardano registrazioni pubblicate su etichetta Chess tra il 1947 e il 1975 da parte di artisti come Chuck Berry, Muddy Waters e Bo Diddley. Una sentenza emessa nel 1992 negli Stati Uniti aveva dichiarato la MCA titolare esclusiva a livello mondiale dei diritti sul prezioso catalogo.