L'ingaggio di Don Was come presidente, nel gennaio scorso, sembra avere dato nuova linfa all'A&R della Blue Note (impegnata in questi giorni nella promozione del nuovo album della sua artista di punta, Norah Jones). Oltre a riportare all'ovile nomi storici del catalogo come il sassofonista Wayne Shorter e il trombettista Terence Blanchard e a scritturare stelle emergenti della scena jazz/crossover, il cinquantanovenne musicista e produttore americano (famoso per il suo lungo sodalizio professionale con i Rolling Stones, oltre che per le collaborazioni di studio con innumerevoli artisti tra cui Bonnie Raitt, Bob Dylan, Elton John e Zucchero) si è guadagnato la fiducia di Aaron Neville e di Van Morrison, che per il leggendario marchio aveva già realizzato nel 2003 l'album "What's wrong with this picture?". "Ho sempre considerato la casa discografica come il nemico", aveva dichiarato Was (il cui vero cognome è Fagenson) poco dopo avere assunto l'incarico, come ricorda ora un articolo del New York Times. "Nella mia esperienza, i discografici erano le persone che non facevano quel che avevano promesso di fare (...) E ora che anch'io faccio parte di quel mondo (...) certe cose che sembravano malvagie e incomprensibili hanno assunto un senso logico. Dall'altra parte, però, penso che forse le cose non devono stare per forza così, e che magari è possibile affrontarle da una nuova prospettiva". Gli artisti sembrano condividere la sua visione: "Dubito che qualcun altro sarebbe riuscito a comprendere altrettanto bene quel che sto cercando di fare" ha spiegato Aaron Neville, il cui nuovo album è un disco doo wop coprodotto da Was con Keith Richards. "Io vedo Don come un dirigente discografico. Come un produttore e un musicista. E come un amico. E' tutto questo in una volta, è come si trattasse di un pacchetto completo".