Dopo quella innescata da Courtney Love anche per conto del defunto marito Kurt Cobain (vedi news), per la major americana si profila un’altra spinosa querelle legale in materia di royalty. <br> Ne sono protagonisti questa volta gli eredi del celebre “crooner” americano Bing Crosby, che pretendono dalla casa discografica un rimborso di sedici milioni di dollari (oltre 33 miliardi e mezzo di lire) corrispondente, a loro dire, all’ammontare delle royalty non pagate sulle registrazioni a suo tempo effettuate dall'artista americano per la Decca Records (etichetta passata in seguito in proprietà alla MCA e, per successiva incorporazione, alla stessa Universal). <br> Stando ai documenti presentati in tribunale dalla fondazione che amministra il patrimonio dell’artista, Crosby avrebbe dovuto ricevere una royalty del 15 % (calcolata sul prezzo all’ingrosso dei dischi) sulle registrazioni effettuate prima del 1949, mentre dopo quella data la percentuale sarebbe stata modificata in modo da rappresentare il 7 % del prezzo al dettaglio: secondo una certificazione promossa dallo stesso ente, la Universal si sarebbe invece limitata a pagare una royalty del 7 % su tutte le incisioni, sottraendo così agli eredi del cantante i sedici milioni di dollari che questi ultimi reclamano ora in tribunale.