In un anno di profonda crisi per la casa madre Sony Corp., Sony Music registra risultati relativamente buoni grazie soprattutto agli exploit conseguiti sul mercato discografico con "21" di Adele (che la major discografica ha in licenza in Nord America e in Messico) e "4" di Beyoncé. Anche se il fatturato (5,5 miliardi di dollari) è stato inferiore del 5,9 per cento rispetto a quello dell'anno scorso, Sony Music ha registrato un utile di esercizio pari a 463 milioni di dollari. Dato in controtendenza rispetto al pesante deficit di bilancio, 5,7 miliardi di dollari, accumulato per il quarto anno consecutivo da Sony Corp e che rappresenta il peggior risultato della storia per il colosso giapponese (il minimo storico precedente risaliva al 1995, quando la società acquisì la casa di produzione cinematografica hollywoodiana Columbia Pictures). Come noto, al crollo della performance economica della Sony hanno contribuito eventi eccezionali come i danni provocati agli impianti di produzione e di stoccaggio dal terremoto e lo tsunami giapponese dell'anno scorso e dalle inondazioni in Thailandia nonché fattori esogeni come la crisi economica internazionale e l'apprezzamento dello yen che ha scoraggiato le esportazioni delle aziende giapponesi. La casa del Sol Levante, creatrice di in passato di prodotti icona come il Walkman e la PlayStation, ha dovuto fare i conti anche con una perdita di competitività nel core business, che si è riflessa in un forte calo della domanda di televisori, fotocamere digitali, console per videogiochi e personal computer. Sotto la guida del neo presidente Kazuo Hirai, nominato il mese scorso, Sony prevede comunque di tornare a produrre profitto entro il marzo 2013 (il target è di 375 milioni di dollari) puntando sulla ripresa nel settore dell'elettronica di consumo, su un mercato consolidato come quello degli smartphones e su quello emergente dei tablet. Il risanamento dell'azienda comporterà tuttavia anche il taglio complessivo di 10 mila posti di lavoro, pari a circa il 6 per cento dell'organico a livello mondiale.