Il Parlamento del Nord Reno-Vestfalia, la regione più popolosa e industrializzata della Germania, si appresta ad accogliere tra i suoi scranni - se le proiezioni delle ultime ore verranno ufficialmente confermate - 18 esponenti del Partito Pirata, movimento d'opinione e formazione politica internazionale che si batte per la libertà di espressione su Internet (o, secondo i detrattori, per il furto legalizzato dei copyright e dei diritti d'autore). Alle elezioni amministrative appena tenutesi nella regione, e che hanno fatto registrare una dura sconfitta per il Cdu (il partito del cancelliere Angela Merkel), i "pirati" hanno rastrellato secondo le ultime stime il 7,6 per cento dei voti: un successo che fa seguito a quelli conseguiti nei Länder di Berlino, nel Saarland e nello Schleswig-Holstein, dove il partito aveva ottenuto rispettivamente l'8,9, il 7,4 e l'8,2 per cento dei consensi acquisendo in tutti e tre i casi una rappresentanza parlamentare. Se il trend verrà confermato, appare dunque più che probabile una affermazione del PP anche alle prossime elezioni politiche del 2013. Il programma del Partito Pirata ruota principalmente intorno a una profonda revisione della legge sul copyright a tutela della privacy dei cittadini nonché sull'accesso gratuito a Internet per tutti; commentatori e analisti politici attribuiscono il suo sorprendente successo anche all'abilità nel cavalcare il voto di protesta e alla richiesta più generalizzata di trasparenza della politica avanzata dai suoi leader.