Michael Greene, il "patron" dei Grammy Awards, è stato a condannato da un tribunale californiano a pagare un'ammenda dell'importo di 650.000 dollari (più di un miliardo e mezzo di lire) per molestie sessuali ai danni di una sua dipendente. L'uomo di punta della National Academy of Recording Arts and Sciences sarebbe stato deferito alla corte da Jill Marie Geiger, responsabile dell'ufficio addetto alle risorse umane della N.A.R.A.S.: la donna, che avrebbe avuto una relazione sentimentale con Greene, non avrebbe gradito le avances che il suo partner le avrebbe fatto sul posto di lavoro. Pare infatti che Greene, in veste più di capo che di fidanzato, l'abbia costretta (energicamente, secondo i legali della Geiger) ad acrobatici amplessi nei bagni degli uffici e in un parcheggio sotterraneo. Il fatto che lo scorso luglio, subito dopo il deposito della denuncia, l'assetto organizzativo dell'ufficio nel quale lavorava la Geiger sia improvvisamente cambiato non ha fatto altro che peggiorare le cose per Greene.