Il sito di Shawn Fanning, praticamente immobilizzato dal luglio scorso, annaspa ed è costretto a posticipare al primo trimestre dell'anno prossimo il debutto in rete del suo più volte annunciato servizio musicale in abbonamento. I problemi di Napster, come ha ammesso lo stesso amministratore delegato Konrad Hilbers intervenendo lunedì scorso, 29 ottobre, ad un convegno organizzato da Webnoize a Los Angeles, sono legati alla difficoltà di ottenere “contenuti” da distribuire on-line da parte delle maggiori case discografiche: senza il repertorio delle major, ha sottolineato Hilbers, il servizio non può pensare di concorrere con le piattaforme on-line gestite direttamente dall'industria discografica, Pressplay e MusicNet (vedi news). Ma anche per queste ultime la strada sembra tutt'altro che spianata, dopo che gli organi antitrust americani ed europei hanno deciso di investigare per verificare se siano ravvisabili pratiche anticoncorrenziali nel loro modo di operare (vedi news): iniziativa che ha spinto Edgar Bronfman Jr., vice presidente di Vivendi Universal (uno dei soci fondatori di Pressplay) a lanciare un allarme sugli effetti negativi che tali inchieste potranno causare allo sviluppo di un mercato legale della musica on-line.