Prende velocemente forma il nuovo assetto di vertice del gruppo discografico britannico sotto la guida del nuovo presidente ed amministratore delegato Alain Levy (vedi news). Il manager francese ha affidato a Charlie Dimont la gestione operativa della Virgin Records America, considerata una delle affiliate più importanti (ma anche più in crisi) nel quadro della strategia di sviluppo mondiale della major: nominato chief operating officer con effetto immediato, Dimont lavorerà al fianco dei due co-presidenti Ray Cooper e Ashley Newton, conservando contemporaneamente il ruolo di vice presidente esecutivo di EMI Recorded Music, a cui l’ex capo europeo della major britannica era stato promosso nel luglio scorso (vedi news) dall’allora numero uno del gruppo, Ken Berry. <br> Nulla si sa ancora, invece, riguardo alla configurazione che EMI/Virgin assumerà in Europa, dove Levy e il suo braccio destro David Munns sono attesi per una serie di visite “esplorative” in tutte le principali filiali (Italia compresa) entro la fine dell’anno. In particolare è da verificare se il nuovo boss europeo Emmanuel de Buretel, nominato da Berry poco prima della sua uscita di scena (vedi news), manterrà le sue nuove mansioni. Gli ultimi "rumours" dal mercato italiano indicano invece come sempre meno probabile l’assunzione di un incarico europeo da parte del chief executive officer italiano di EMI/Virgin, Riccardo Clary, come era stato suggerito in precedenza da voci circolanti a livello internazionale (vedi news).